
Nurofen Febbre D*bb100mg/5ml A
11,84€ Il prezzo originale era: 11,84€.3,55€Il prezzo attuale รจ: 3,55€.

Principi attivi
NUROFEN FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml Sospensione Orale. Ogni ml di sospensione orale contiene: Principio attivo: ibuprofene 20 mg. Eccipienti con effetti noti: maltitolo, propilene glicole e sodio. Per lโelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Nurofen Febbre e Dolore Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero: Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma arancia, bromuro di domifene, acqua depurata. Nurofen Febbre e Dolore Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero: Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma fragola, bromuro di domifene, acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
โข Ipersensibilitร allโibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. โข Bambini di etร inferiore a 3 mesi o di peso inferiore a 5,6 kg. โข La specialitร medicinale รจ controindicata in pazienti che mostrano o hanno precedentemente mostrato ipersensibilitร (es. asma, rinite, angioedema o orticaria) allโacido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando lโipersensibilitร รจ associata a poliposi nasale e asma. โข Ulcera peptica attiva. โข Grave insufficienza renale o epatica (vedere paragrafo 4.4). โข Severa insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.4). โข Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione, relativa a precedenti terapie a base di FANS storia di emorragia / ulcera peptica ricorrente (due o piรน episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). โข Uso concomitante di FANS, compresi gli inibitori specifici della COX-2. โข Durante lโultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
Posologia. La dose giornaliera รจ strutturata in base al peso ed allโetร del paziente. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lโuso della dose minima efficace per la durata di trattamento piรน breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Nei bambini di etร compresa tra 3 e 6 mesi limitare la somministrazione a quelli di peso superiore ai 5,6 kg. Modo di somministrazione: La somministrazione orale a lattanti e bambini di etร compresa fra 3 mesi e 12 anni dovrebbe avvenire mediante siringa dosatrice o cucchiaino dosatore forniti con il prodotto. I pazienti che soffrono di problemi di stomaco possono assumere il medicinale durante i pasti. La dose giornaliera di 20-30 mg/kg di peso corporeo, suddivisa 3 volte al giorno ad intervalli di 6-8 ore, puรฒ essere somministrata sulla base dello schema che segue (non superare le dosi consigliate). La scala graduata presente sul corpo della siringa riporta in evidenza le tacche per i diversi dosaggi; in particolare la tacca da 2,5 ml corrispondente a 50 mg di ibuprofene e la tacca da 5 ml corrispondente a 100 mg di ibuprofene. Il cucchiaino dosatore riporta due tacche per due diversi dosaggi: la tacca da 2,5 ml corrispondente a 50 mg di ibuprofene e la tacca da 5 ml corrispondente a 100 mg di ibuprofene.
Peso | Etร indicativa | Dose singola in ml | nยฐ massimo di somministrazioni/giorno |
Da 5,6 Kg | 3 – 6 mesi | 2,5 ml | 3 nelle 24 ore |
Da 7 Kg | 6 – 12 mesi | 2,5 ml | |
Da 10 Kg | 1 – 3 anni | 5 ml | |
Da 15 Kg | 4 – 6 anni | 7,5 ml (5 ml + 2,5 ml) | |
Da 20 Kg | 7 – 9 anni | 10 ml | |
Da 28 a 43 Kg | 10 – 12 anni | 15 ml |
Popolazioni speciali: nel caso di febbre post-vaccinazione riferirsi al dosaggio sopra indicato, si raccomanda la somministrazione di una dose singola (2,5 ml) seguita, se necessario, da unโaltra dose dopo 6 ore. Non somministrare piรน di due dosi nelle 24 ore. Consultare il medico se la febbre non diminuisce. Il prodotto รจ inteso per trattamenti di breve durata. Nei lattanti di etร compresa tra 3 e 5 mesi deve essere consultato il medico qualora i sintomi persistano per un periodo superiore alle 24 ore o nel caso di peggioramento della sintomatologia. Nel caso lโuso del medicinale sia necessario per piรน di 3 giorni nei lattanti e nei bambini di etร superiore ai 6 mesi e negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato un medico. Istruzioni per lโutilizzo della siringa dosatrice: 1. Svitare il tappo spingendolo verso il basso e girandolo verso sinistra. 2. Introdurre a fondo la punta della siringa nel foro del sottotappo. 3. Agitare bene. 4. Capovolgere il flacone, quindi, tenendo saldamente la siringa, tirare delicatamente lo stantuffo verso il basso facendo defluire la sospensione nella siringa fino alla tacca corrispondente alla dose desiderata. 5. Rimettere il flacone in posizione verticale e rimuovere la siringa ruotandola delicatamente. 6. Introdurre la punta della siringa nella bocca del bambino, ed esercitare una lieve pressione sullo stantuffo per far defluire la sospensione. 7. Dopo lโuso avvitare il tappo per chiudere il flacone e lavare la siringa con acqua calda. Lasciarla asciugare, tenendola fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Conservazione
Nessuna Particolare.
Avvertenze
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lโuso della piรน bassa dose efficace per la piรน breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Lโuso di Nurofen Febbre e Dolore deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di ipersensibilitร , potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci. Il rischio di reazioni di ipersensibilitร dopo assunzione di ibuprofene รจ maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo lโuso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattivitร bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema (vedere paragrafo 4.2 e paragrafo 4.8). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Nei bambini e negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalitร renale (vedere paragrafo 4.3 e 4.8). Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione รจ piรน alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piรน bassa dose disponibile. Lโuso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicitร gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come lโacido acetilsalicilico (aspirina) (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Nurofen Febbre e Dolore, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichรฉ tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con lโuso dei FANS (vedi paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piรน alto rischio: lโinsorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Nurofen Febbre e Dolore deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitร . La varicella puรฒ eccezionalmente essere allโorigine di complicazioni infettive gravi alla cute e ai tessuti molli. Ad oggi, non si puรฒ escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di tali infezioni, pertanto si consiglia di evitare lโutilizzo di Nurofen Febbre e Dolore in caso di varicella. Cautela รจ richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poichรฉ in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lโuso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, puรฒ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. โค 1200 mg/die) siano associati ad un aumento del rischio di infarto del miocardio. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Lโuso di ibuprofene, di acido acetilsalicilico o di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei, richiede particolare cautela: โข in caso di asma o malattie allergiche in atto o pregresse: possibile deterioramento della broncocostrizione; โข in presenza di difetti della coagulazione: riduzione della coagulabilitร ; โข in presenza di malattie renali, cardiache o di ipertensione: possibile riduzione critica della funzione renale (specialmente nei soggetti con funzione renale o epatica compromessa, insufficienza cardiaca o in trattamento con diuretici), nefrotossicitร o ritenzione di fluidi; โข in presenza di malattie epatiche: possibile epatotossicitร ; โข reidratare il soggetto prima dellโinizio e nel corso del trattamento in caso di disidratazione (ad esempio per febbre, vomito o diarrea). Le seguenti precauzioni assumono rilevanza nel corso di trattamenti prolungati: โข sorvegliare i segni o sintomi di ulcerazioni o sanguinamenti gastrointestinali; โข sorvegliare i segni o sintomi di epatotossicitร ; โข sorvegliare i segni o sintomi di nefrotossicitร ; โข se insorgono disturbi visivi (vista offuscata o ridotta, scotomi, alterazione della percezione dei colori): interrompere il trattamento e consultare lโoculista; โข se insorgono segni o sintomi di meningite: valutare la rara possibilitร che essa sia dovuta allโuso di ibuprofene (meningite asettica; piรน frequente nei soggetti affetti da lupus eritematoso sistemico e malattia mista del tessuto connettivo o altre collagenopatie) (vedere paragrafo 4.8). Poichรฉ Nurofen Febbre e Dolore contiene maltitolo, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Nurofen Febbre e Dolore non contiene zucchero ed รจ pertanto indicato per quei pazienti che devono controllare lโapporto di zuccheri e calorie. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dosi fino a 12 ml, cioรจ essenzialmente โsenza sodioโ e circa 1,2 mmol (circa 27,6 mg) di sodio per ogni dose da 15 ml. Questo equivale allโ1,4% circa dellโassunzione massima giornaliera raccomandata con la dieta di un adulto. NUROFEN FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero contiene 3,3 mg di propilene glicole (presente nellโaroma fragola) in 1 ml.
Interazioni
Lโibuprofene deve essere evitato in associazione con: โข Acido acetilsalicilico (aspirina): a meno che lโacido acetilsalicilico a bassa dose (non piรน di 75 mg al giorno), come per comune pratica clinica, non sia stata consigliata dal medico, poichรฉ puรฒ aumentare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Dati sperimentali indicano che lโibuprofene puรฒ inibire gli effetti dellโacido acetilsalicilico a bassa dose sullโaggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, lโesiguitร dei dati e le incertezze relative allโapplicazione dei dati estrapolati ex vivo alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive sullโuso regolare di ibuprofene; sono improbabili effetti clinicamente rilevanti derivanti dallโuso occasionale dellโibuprofene (vedere paragrafo 5.1). โข Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2: evitare lโuso contemporaneo di due o piรน analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei: aumento del rischio di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). Lโibuprofene deve essere utilizzato con cautela in associazione con: โข corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4); โข antibiotici chinolonici: dati provenienti dagli studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni; โข anticoagulanti, come il warfarin: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti (vedere paragrafo 4.4); โข agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragie gastrointestinali (vedere paragrafo 4.4); โข antidiabetici: possibile aumento dellโeffetto delle sulfaniluree; โข antivirali, come ritonavir: possibile aumento della concentrazione dei FANS; โข ciclosporina: aumentato rischio di nefrotossicitร ;โข mifepristone: i FANS non devono essere somministrati negli 8-12 giorni successivi allโassunzione di mifepristone poichรฉ possono ridurne lโefficacia; โข citotossici, come metotressato: riduzione dellโescrezione (aumentato rischio di tossicitร ); โข litio: riduzione dellโescrezione (aumentato rischio di tossicitร ); โข tacrolimus: aumentato rischio di nefrotossicitร ; โข uricosurici, come probenecid: rallenta lโescrezione dei FANS (aumento delle concentrazioni plasmatiche); โข metotrexato: potenziale aumento della concentrazione plasmatica di metotrexato; โข zidovudina: aumento del rischio di tossicitร ematica quando i FANS vengono utilizzati in associazione alla zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematomi in emofilici HIV (+) se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene; โข diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dellโangiotensina II: i FANS possono ridurre lโeffetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dellโangiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puรฒ portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Nurofen Febbre e Dolore in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dellโangiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo lโinizio della terapia concomitante e periodicamente; โข glicosidi cardiaci: i FANS possono peggiorare lโinsufficienza cardiaca, ridurre il VGF (velocitร di filtrazione glomerulare) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi.
Effetti indesiderati
La lista dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti quelli che sono stati riconosciuti durante il trattamento con ibuprofene per brevi periodi di trattamento e per dosi giornaliere fino ad un massimo di 1200 mg. In caso di terapie per patologie croniche o prolungate ad alto dosaggio possono manifestarsi altri effetti indesiderati. Le reazioni avverse associate con la somministrazione di ibuprofene sono elencate a seguire secondo la classificazione per sistemi ed organi ed in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come: Molto comune (โฅ1/10); Comune (โฅ1/100, <1/10); Non comune (โฅ1/1.000, <1/100); Raro (โฅ1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non puรฒ essere definita sulla base dei dati disponibili). Allโinterno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravitร .
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazione avversa |
Infezioni ed infestazioni | Raro | Cistite, rinite |
Molto raro | Peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante), in casi eccezionali gravi infezioni cutanee e complicazioni ai tessuti molli sono state riscontrate durante unโinfezione da varicella. | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Disturbi dell’ematopoiesi ยน |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Reazioni di ipersensibilitร che si manifestano con orticaria e pruritoยฒ |
Molto raro | Gravi reazioni di ipersensibilitร che includono gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave). | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non noto | Ritenzione di liquidi e diminuzione dellโappetitoยณ. |
Disturbi psichiatrici | Non noto | Irritabilitร |
Raro | Depressione, insonnia, difficoltร di concentrazione, labilitร emotiva, disturbi visivi e uditivi. | |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Cefalea, vertigini, sonnolenza, convulsioni. |
Molto raro | Meningite aseptica4 | |
Raro | Emorragia cerebrovascolare | |
Patologie dell’occhio | Raro | Secchezza oculare |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non noto | Tinnito |
Patologie cardiache | Non noto | Insufficienza cardiaca ed edema5. |
Raro | Palpitazioni | |
Patologie vascolari | Non noto | Ipertensione5 e shock. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non noto | Reattivitร del tratto respiratorio che comprende asma, ostruzione alla laringe, broncospasmo o apnea, dispnea. |
Patologie gastrointestinali | Non comune | Dolori addominali, nausea e dispepsia6. |
Raro | Diarrea, flatulenza, secchezza delle fauci, costipazione e vomito. | |
Molto raro | Ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, melena e ematemesi7. Ulcerazioni della bocca e gastrite. | |
Non noto | Esacerbazione di colite e del morbo di Crohn8, pancreatite, duodenite, esofagite. | |
Patologie epatobiliari | Molto raro | Disfunzione epatica, epatite, ittero, sindrome epatorenale, necrosi epatica, insufficienza epatica. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Eruzioni cutanee varieยฒ |
Molto raro | Reazioni bollose incluse sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme e necrolisi epidermica tossicaยฒ. | |
Raro | Dermatite esfoliativa, alopecia, dermatite da fotosensibilitร . | |
Non noto | Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS). | |
Patologie renali e urinarie | Raro | Necrosi tubulare, glomerulo nefrite, poliuria, ematuria. |
Molto raro | Insufficienza renale acuta9 | |
Esami diagnostici | Raro | Diminuzione dei livelli di ematocrito |
Molto raro | Diminuzione dei livelli di emoglobina |
Descrizione di alcune reazioni avverse. ยน Disturbi dellโematopoiesi incluso anemia, anemia aplastica, anemia emolitica (positivitร al Coombs test), leucopenia, neutropenia, trombocitopenia (con o senza porpora), eosinofilia, pancitopenia e agranulocitosi. I primi sintomi possono essere: febbre, mal di gola, ulcere superficiali della bocca, sintomi simil-influenzali, marcato affaticamento, epistassi ed emorragia. Raramente insufficienza cardiaca congestizia in pazienti con funzioni cardiache compromesse. ยฒ Reazioni di ipersensibilitร : queste reazioni comprendono a) reazioni allergiche non specifiche e anafilassi, febbre, brividi, b) reattivitร del tratto respiratorio che comprende asma, asma aggravata, broncospasmo (vedere paragrafo 4.3 e 4.4) o dispnea o c) diverse patologie cutanee che includono varie eruzioni cutanee (anche di natura maculo papulare), prurito, orticaria con o senza angioedema, porpora, angioedema e molto raramente, dermatiti bollose ed esfoliative che includono necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson ed eritema multiforme. ยณ Diminuzione dellโappetito: in generale si risolve rapidamente alla sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). 4 Il meccanismo patogenetico della meningite asettica indotta da farmaci non รจ completamente conosciuto. Tuttavia i dati disponibili sulla meningite asettica correlata alla somministrazione di FANS inducono a pensare ad una reazione immune (dovuta a una relazione temporale con lโassunzione del medicinale e alla scomparsa di sintomi dopo la sospensione del trattamento). Da notare, singoli casi di sintomi di meningite asettica (come torcicollo, collo intorpidito, cefalea, nausea, vomito, febbre e disorientamento) sono stati osservati durante il trattamento con ibuprofene in pazienti con patologie autoimmuni (come lupus eritromatoso sistemico, malattia mista del connettivo).5 Insufficienza cardiaca ed edema: Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lโuso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, puรฒ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza cardiaca congestizia in pazienti con funzioni cardiache compromesse. 6 Gli eventi avversi piรน comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. I disturbi gastrici possono essere ridotti assumendo il medicinale a stomaco pieno. 7 Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, melena ed ematemesi a volte fatale. 8 Esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). 9 Insufficienza renale acuta specialmente in caso di terapie di lunga durata, associata ad aumento dei livelli di urea nel siero ed edema. Puรฒ verificarsi necrosi papillare. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโautorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allโindirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
Sovradosaggio
Tossicitร I segni e i sintomi di tossicitร non sono stati generalmente osservati a dosi inferiori a 100 mg/kg nei bambini o negli adulti. Comunque, in alcuni casi potrebbe essere necessario un trattamento di supporto. Si รจ osservato che i bambini manifestano segni e sintomi di tossicitร dopo ingestione di ibuprofene a dosi di 400 mg/kg o maggiori. Lโemivita del farmaco in caso di sovradosaggio รจ 1.5-3 ore. Sintomi La maggior parte dei pazienti che ingeriscono accidentalmente quantitativi clinicamente rilevanti di ibuprofene manifesteranno i sintomi entro 4-6 ore. I sintomi di sovradosaggio piรน comunemente riportati comprendono: nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche riportati nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dellโapparato respiratorio. Sono stati riportati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicitร cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia. Nei casi di sovradosaggio significativo sono possibili insufficienza renale e danno epatico. In casi di avvelenamento grave, รจ possibile che si verifichi acidosi metabolica e un prolungamento del tempo di protrombina (INR), probabilmente causato da unโinterferenza con lโazione dei fattori della coagulazione presenti in circolo. In soggetti asmatici si puรฒ verificare unโesacerbazione dei sintomi della malattia. Trattamento Non esiste alcun antidoto specifico per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio รจ pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto e deve includere il mantenimento della pervietร delle vie aeree e il monitoraggio della funzionalitร cardiaca e dei segni vitali fino alla stabilizzazione del paziente. Particolare attenzione รจ dovuta al controllo della pressione arteriosa, dellโequilibrio acido-base e di eventuali sanguinamenti gastrointestinali. Entro unโora dallโingestione di una quantitร potenzialmente tossica deve essere presa in considerazione la somministrazione di carbone attivo. In alternativa, nellโadulto, entro unโora dallโingestione di una overdose potenzialmente pericolosa per la vita deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica. Deve essere assicurata una diuresi adeguata e le funzioni renale ed epatica devono essere strettamente monitorate. Il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno quattro ore successivamente allโingestione di una quantitร di farmaco potenzialmente tossica. Lโeventuale comparsa di convulsioni frequenti o prolungate deve essere trattata con diazepam o lorazepam per via endovenosa. Se lโibuprofene รจ giร stato assorbito si devono somministrare sostanze alcaline per favorire lโescrezione nelle urine dellโibuprofene acido. Somministrare broncodilatatori in caso di asma. In rapporto alle condizioni cliniche del paziente possono essere necessarie altre misure di supporto. Per maggiori informazioni, contattare il locale centro antiveleni.
Gravidanza e allattamento
ร improbabile che soggetti di etร inferiore a 12 anni vadano incontro a gravidanza, o allattino al seno. Peraltro, in tali circostanze bisogna tenere presente le seguenti considerazioni. Gravidanza: Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la somministrazione di ibuprofene dovrebbe essere evitata. Lโibuprofene รจ controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Lโinibizione della sintesi di prostaglandine puรฒ interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo lโuso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dellโ1% fino a circa lโ1,5%. ร stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalitร embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, รจ stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: – tossicitร cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); – disfunzione renale che puรฒ progredire a insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: – possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puรฒ occorrere anche a dosi molto basse; – inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Allattamento: Esistono dati limitati che dimostrano che lโibuprofene possa passare in basse concentrazioni nel latte materno ed รจ improbabile che possa avere effetti indesiderati per i neonati.Fertilitร : Non pertinente.