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Malox Nausea 20 Compresse Effervescenti 5mg

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Itamifast 10 Compresse Rivestite 25mg

SKU Medica28449 Category

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Principi attivi

Ogni compressa contiene 25 mg di diclofenac potassico. Eccipienti: Compresse da 25 mg: Mannitolo: 58,8 mg Potassio idrogeno carbonato di 11,0 mg Per lโ€™elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Nucleo della compressa Mannitolo Potassio idrogeno carbonato Sodio lauril solfato Macrogol Crospovidone Magnesio stearato Rivestimento Ipromellosa Macrogol

Indicazioni terapeutiche

Negli adulti, affezioni dolorose acute, quali cefalea, mal di denti, dolore muscolare o articolare, mal di schiena e dismenorrea primaria. In bambini e adolescenti, trattamento sintomatico a breve termine del dolore associato a infiammazioni dolorose dellโ€™orecchio, del naso o della gola, ad es. faringite, tonsillite, otite (vedere paragrafo 4.4). In bambini e adolescenti, trattamento sintomatico a breve termine del dolore postโ€“operatorio dopo chirurgia minore.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

โ€“ Ipersensibilitร  nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. โ€“ Ulcera, sanguinamento o perforazione gastrica o intestinale attiva. โ€“ Anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale legata a precedente terapia con FANS. โ€“ Anamnesi di ulcera peptica ricorrente/emorragia o ulcera peptica ricorrente/emorragia attiva (due o piรน episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento) โ€“ Ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). โ€“ Condizioni che provocano un aumento della tendenza al sanguinamento. โ€“ Grave insufficienza epatica,. โ€“ Porfiria epatica. โ€“ Grave insufficienza renale (velocitร  di filtrazione glomerulare > 30 ml/min). โ€“ Come per altri farmaci antinfiammatori non steroidi (FANS), il diclofenac รจ controindicato anche in pazienti in cui gli attacchi di asma, orticaria o rinite acuta vengono esacerbati dallโ€™acido acetilsalicilico o da altri FANS. โ€“ Insufficienza cardiaca congestizia conclamata (classe IIโ€“IV dellโ€™NYHA), cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica e/o vasculopatia cerebrale.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato alla dose piรน bassa ritenuta efficace. La dose puรฒ successivamente essere aggiustata in base alla risposta terapeutica e a eventuali effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo somministrando la minima dose efficace per la minima durata necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni dโ€™impiego). Durante il trattamento a lungo termine lโ€™obiettivo deve essere la somministrazione della dose piรน bassa. Adulti e adolescenti al di sopra del 16 anni Altro dolore: 25 mg ogni 4โ€“6 ore, come indicato. La dose giornaliera raccomandata piรน elevata รจ di 150 mg. Bambini e adolescenti: I bambini di etร  pari o superiore a 9 anni (min. 35 kg di peso corporeo) e gli adolescenti devono essere trattati con dosi fino a 2 mg/kg di peso corporeo al giorno in 3 dosi divise, a seconda della gravitร  del disturbo.

Peso corporeo (etร  corrispondente) Dose singola Dose massima giornaliera
     
35โ€“44 kg (9โ€“11 anni) 25 mg 25 mg x3
45โ€“55 kg (12โ€“16 anni) 25 mg 25 mg x3โ€“4

La velocitร  di assorbimento del diclofenac รจ ridotta quando Itamifast viene assunto col cibo. Pertanto si sconsiglia lโ€™assunzione delle compresse col cibo o direttamente dopo un pasto. Funzione epatica compromessa: Itamifast รจ controindicato in pazienti con grave compressione epatica. Per i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego.

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

Avvertenze

Avvertenze generali Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo somministrando la minima dose efficace per la minima durata necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e rischi gastrointestinali e cardiovascolari piรน sotto). Devo essere evitato lโ€™uso concomitante di Itamifast con FANS sistemici inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasiโ€“2 a causa dellโ€™assenza di qualsiasi evidenza che dimostri benefici sinergici e alla possibilitร  di effetti indesiderati additivi. Per ragioni mediche, nei pazienti anziani รจ consigliata cautela. In particolare si raccomanda lโ€™uso della dose efficace piรน bassa in pazienti anziani fragili o in quelli con basso peso corporeo. I pazienti anziani presentano un maggior rischio di reazioni avverse ai FANS in particolare sanguinamento e perforazione gastrointestinale che possono essere fatali. Inoltre รจ piรน probabile che i pazienti anziani soffrano di compromissione renale, cardiaca o epatica. Come per altri FANS, con il diclofenac in casi rari possono insorgere reazioni allergiche, incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi senza recente esposizione al farmaco. Come per altri FANS, a causa delle sue proprietร  farmacodinamiche Itamifast puรฒ mascherare i segni e sintomi di infezioni. Forme di diclofenac orale a basso dosaggio a breve termine con indicazione cefalea: Lโ€™uso prolungato di qualsiasi tipo di antidolorifico per la cefalea puรฒ peggiorarla. Se si sospetta o si sviluppa questa situazione, si deve chiedere consiglio al medico e il trattamento deve essere interrotto. Nei pazienti con cefalea giornaliera o frequente nonostante (o causa di) lโ€™uso regolari di medicinali per la cefalea deve essere ipotizzata una diagnosi di cefalea da abuso di farmaci (MOH). Effetti gastrointestinali Con tutti i FANS, incluso il diclofenac, sono stati segnalati sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinali, che possono essere fatali e che possono verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi di allarme o una precedente anamnesi di eventi gastrointestinali gravi. Generalmente hanno conseguenze piรน gravi negli anziani. Se il sanguinamento o lโ€™ulcerazione gastrointestinale si verifica in pazienti trattati con Itamifast, il medicinale deve essere sospeso. Come per tutti i FANS, incluso il diclofenac, la sorveglianza medica รจ essenziale e si deve esercitare particolare cautela quando si prescrive Itamifast in pazienti con sintomi indicativi di disturbi gastrointestinali o con anamnesi che suggerisce ulcerazione, sanguinamento o perforazione gastrica o intestinale (vedere paragrafo 4.8). Il rischio di sanguinamento gastrointestinale รจ maggiore con lโ€™aumento della dose del FANS o nei pazienti con anamnesi di ulcera, in particolare se complicate da emorragia o perforazione. Nei pazienti anziani la frequenza di reazioni avverse ai FANS รจ aumentata, in particolare sanguinamento e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali. Per ridurre il rischio di tossicitร  gastrointestinale nei pazienti con anamnesi di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione, e negli anziani, il trattamento deve essere iniziato e mantenuto alla dose efficace piรน bassa. Per questi pazienti, e anche per i pazienti che richiedono lโ€™uso concomitante di medicinali che contengono basse dosi di acido acetilsalicilico (ASA)/aspirina o altri medicinali che possono aumentare il rischio gastrointestinale deve essere presa in considerazione la terapia di associazione con agenti protettivi (ad es. inibitori della pompa protonica o misoprostolo). I pazienti con anamnesi di tossicitร  gastroโ€“intestinale, in particolare i pazienti anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale insolito (in particolare sanguinamento gastroโ€“intestinale). Si raccomanda cautela in pazienti che trattati con farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come i corticosteroidi sistemici, gli anticoagulanti, gli antiaggreganti piastrinici o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti con colite ulcerosa o con malattia di Crohn devono essere esercitate stretta sorveglianza medica e cautela, perchรฉ queste condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Effetti epatici Quando si prescrive Itamifast a pazienti con funzione epatica compromessa รจ necessaria stretta sorveglianza medica, perchรฉ questa condizione puรฒ essere esacerbata. Come con gli altri FANS, durante il trattamento con diclofenac รจ stato segnalato danno epatico severo (vedere paragrafo 4.8) Come con altri FANS, incluso il diclofenac, possono aumentare i valori di uno o piรน enzimi epatici. Durante il trattamento prolungato con Itamifast, รจ indicato il regolare monitoraggio della funzione epatica come misura precauzionale. Se i test della funzionalitร  epatica continuano ad essere anomali o peggiorano, se i segni e i sintomi clinici sono coerenti con lo sviluppo di una malattia epatica, o se si verificano altre manifestazioni (ad es. esosinofilia, eruzione), Itamifast deve essere interrotto. Con lโ€™uso di diclofenac puรฒ verificarsi epatite senza sintomi prodromici. รˆ necessaria cautela quando si utilizza Itamifast in pazienti con porfiria epatica, perchรฉ puรฒ scatenare un attacco. Il trattamento con FANS in pazienti con malattia epatica cronica deve essere evitato quando possibile a causa dellโ€™aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Effetti renali Poichรฉ associati alla terapia con FANS, incluso il diclofenac, sono stati segnalati casi di ritenzione di liquidi ed edema, si richiede particolare cautela in pazienti con funzione cardiaca o renale compromessa, anamnesi di ipertensione, nei pazienti anziani, nei pazienti trattati in concomitanza con diuretici o medicinali che possono avere un impatto significativo sulla funzione renale, ad es. ciclosporina, e in questi pazienti con deplezione del volume extracellulare notevole per qualsiasi causa, ad es. prima o dopo chirurgia maggiore (vedere paragrafo 4.3 e 5.2). Si raccomanda il monitoraggio della funzione renale come misura precauzionale quando si usa Itamifast in questi casi. Lโ€™interruzione della terapia รจ solitamente seguita da un ritorno allo stato prima del trattamento. Effetti cutanei In associazione con lโ€™uso di FANS sono state raramente segnalate reazioni avverse cutanee, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliante, sindrome di Stevensโ€“Johnson e necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a maggior rischio di sviluppare queste reazioni allโ€™inizio del ciclo di terapia: lโ€™insorgenza della reazione si verifica nella maggioranza dei casi entro il primo mese di trattamento. La terapia con Itamifast deve essere interrotta alla prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni alle mucose o altri segni di ipersensibilitร . Eccezionalmente, la varicella puรฒ essere allโ€™origine di gravi complicazioni infettive cutanee e dei tessuti molli. Finora il ruolo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni non puรฒ essere escluso. Pertanto si consiglia di evitare lโ€™uso di Itamifast nei casi di varicella. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari รˆ necessaria cautela (discussione con il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento in pazienti con unโ€™anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca perchรฉ in associazione con la terapia con FANS sono stati segnalati casi di ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Gli studi clinici e i dati epidemiologici suggeriscono che lโ€™uso di diclofenac, in particolare a dosi elevate (150 mg al giorno) e nel trattamento a lungo termine puรฒ essere associato a un piccolo aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus). I dati disponibili non suggeriscono un aumento del rischio con lโ€™uso di dosi basse di diclofenac (dose giornaliera 25โ€“75 mg fino a 5 giorni). I pazienti che presentano significativi fattori di rischio di eventi cardiovascolari (ad es., ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo) devono essere trattati con diclofenac solo dopo attenta considerazione. Dato che i rischi cardiovascolari del diclofenac possono aumentare con la dose e la durata dellโ€™esposizione, si devono usare la minima durata possibile e la minima dose giornaliera efficace. La risposta alla terapia e la necessitร  del miglioramento dei sintomi devono essere rivalutate periodicamente. Effetti ematologici Durante il trattamento prolungato con diclofenac, cosรฌ come con altri FANS, si raccomanda il monitoraggio della conta ematica. Come altri FANS, il diclofenac puรฒ inibire temporaneamente lโ€™aggregazione piastrinica. I pazienti con difetti delโ€™emostasi devono essere attentamente monitorati Asma preโ€“esistente In pazienti affetti da asma, rinite allergica stagionale, gonfiore della mucosa nasale (ad es. polipi), broncopneumopatia cronica ostruttiva o infezioni croniche delle vie respiratorie (soprattutto se legate a sintomi allergici simili alla rinite), reazioni dovute ai FANS come esacerbazioni dellโ€™asma (le cosiddette intolleranze agli analgesici/asma da analgesico), edema di Quincke o orticaria sono piรน frequenti che in altri pazienti. Ciรฒ si applica anche ai pazienti allergici ad altri principi attivi, ad es, con reazioni cutanee, prurito oppure orticaria. Altro Come con altri FANS, Itamifast puรฒ, in rari casi, causare reazioni allergiche incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi (vedere paragrafo 4.8). Come con altri FANS, le proprietร  farmacodinamiche del diclofenac lo portano a mascherare i segni o i sintomi di infezione. I pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con diclofenac. I pazienti trattati con anticoagulanti orali o antidiabetici devono essere monitorati durante il trattamento concomitante con diclofenac. Devono essere eseguiti test di laboratorio per assicurarsi che lโ€™effetto desiderato degli anticoagulanti sia mantenuto. Sono stati riferiti casi isolati di ipoglicemia e di effetti iperglicemici che richiedono un aggiustamento di dose degli agenti antidiabetici. I FANS possono inibire lโ€™effetto diuretico e aumentare gli effetti di risparmio del potassio dei diuretici, che rende necessario monitorare i livelli di potassio sierico. Lโ€™uso di diclofenac puรฒ ridurre la fertilitร  e per questo motivo non รจ raccomandato nelle donne che stanno cercando di concepire. Questo รจ vero per tutti i medicinali che inibiscono la sintesi della cicloossigenasi e delle prostaglandine. Lโ€™effetto รจ reversibile e termina quando si interrompe lโ€™uso di questi tipi di medicinali. Bambini e adolescenti Nei bambini e negli adolescenti con dolore correlato a infezioni con componente infiammatoria dellโ€™orecchio, del naso e delle regioni della gola, la patologia di base deve essere trattata con una terapia antiinfettiva di base, come appropriato dal punto di vista terapeutico. La febbre da sola senza componente infiammatoria non รจ unโ€™indicazione.

Interazioni

Le seguenti interazioni includono quelle osservate con le compresse gastroโ€“resistenti di diclofenac e/o altre forme farmaceutiche di diclofenac. Interazioni farmacodinamiche Anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici: Si raccomanda cautela poichรฉ la somministrazione concomitante potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Benchรฉ gli studi clinici non sembrino indicare che il diclofenac influenzi lโ€™azione degli anticoagulanti, ci sono stati casi isolati di un aumento del rischio di emorragie in pazienti trattati con diclofenac e anticoagulanti in concomitanza. Si raccomanda pertanto lo stretto monitoraggio di questi pazienti. Diuretici e antipertensivi: Come altri FANS, lโ€™uso concomitante di diclofenac con diuretici o antiipertensivi (ad es. betaโ€“bloccanti, antagonisti dellโ€™angiotensina II e inibitori dellโ€™enzima di conversione dellโ€™angiotensina (ACE)) possono causare una riduzione del proprio effetto antiipertensivo. Pertanto lโ€™associazione deve essere somministrata con cautela e la pressione sanguigna deve essere monitorata periodicamente, in particolare nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve prestare attenzione al monitoraggio della funzione renale dopo lโ€™inizio della terapia concomitante e periodicamente nel periodo successivo, in particolare per i diuretici e gli ACE inibitori a causa dellโ€™aumentato rischio di nefrotossicitร . Il trattamento concomitante con farmaci risparmiatori di potassio puรฒ essere associato a un aumento dei livelli di potassio che deve pertanto essere monitorato di frequente (vedere paragrafo 4.4). Altri FANS: La somministrazione concomitante di diclofenac e altri FANS sistemici o corticosteroidi puรฒ aumentare la frequenza di effetti indesiderati gastrointestinali (vedere paragrafo 4.4). Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): La somministrazione concomitante di FANS sistemici, incluso il diclofenac, e di SSRI puรฒ aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Antibatterici chinolonici: Sono stati segnalati casi isolati di convulsioni che possono essere stati dovuti a uso concomitanti di chinolonici e FANS. Possono verificarsi in pazienti con o senza anamnesi pregressa di epilessia o convulsioni. Per questa ragione occorre cautela quando si prende in considerazione la somministrazione di chinolonici in pazienti che giร  assumono FANS. Antidiabetici orali: Studi clinici hanno mostrato che il diclofenac puรฒ essere somministrato insieme ad antidiabetici orali senza influenzarne lโ€™effetto clinico. Tuttavia, sono stati riferiti casi isolati di effetti ipoโ€“ e iperglicemici che hanno richiesto modifiche delle dosi degli antidiabetici durante il trattamento con diclofenac. Per questa ragione, si raccomanda il monitoraggio del livello di glucosio nel sangue come misura precauzionale durante la terapia concomitante. Corticosteroidi: Il trattamento concomitante con diclofenac e corticosteroidi puรฒ aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale. Interazioni farmacocinetiche Effetti del diclofenac sulla farmacocinetica di altri medicinali: Metotrexato: il diclofenac puรฒ inibire la clearance tubulare renale del metotrexato aumentando in tal modo i livelli di metotrexato. Il trattamento concomitante con diclofenac e dosi elevate di metotrexato deve essere evitato. Si deve osservare cautela durante lโ€™uso concomitante di un trattamento con basse dosi di metotrexato e i pazienti devono essere monitorato per possibile tossicitร  correlata al metotrexato. Si raccomanda cautela quando i FANS, incluso il diclofenac, vengono somministrati meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotrexato, perchรฉ le concentrazione plasmatiche di metotrexato possono aumentare e la tossicitร  di questa sostanza puรฒ aumentare. Litio: il diclofenac riduce la clearance renale del litio del 20%, aumentando cosรฌ i livelli sierici di litio. Si raccomanda il monitoraggio delle concentrazioni di litio. Ciclosporina e tacrolimus: il diclofenac, come altri FANS, puรฒ aumentare la nefrotossicitร  di ciclosporina a causa dellโ€™effetto sulle prostaglandine renali. รˆ probabile che il rischio sia presente durante il trattamento concomitante con tacrolimus. Pertanto deve essere somministrato a dosi piรน basse rispetto a quelle sarebbero usate in pazienti non trattati con ciclosporina. Digossina: lโ€™introduzione del diclofenac in persone trattate con digossina puรฒ causare livelli plasmatici aumentati di digossina. Si raccomanda il monitoraggio del livello sierico di digossina. Fenitoina: quando si usa la fenitoina in concomitanza con il diclofenac, si raccomanda il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina a causa dellโ€™aumento previsto nellโ€™esposizione alla fenitoina. Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica del diclofenac: Farmaci che inibiscono o inducono lโ€™enzima CYP2C9: il metabolismo del diclofenac viene catalizzato dallโ€™enzima CYP2C9. Il trattamento concomitante con farmaci che inibiscono questo enzima (quali fluconazolo, sulfinpirazone e voriconazolo) conduce probabilmente a concentrazioni plasmatiche elevate di diclofenac. I medicinali che inducono lโ€™attivitร  del CYP2C9 quali rifampicina, carbamazepina e barbiturici, possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di diclofenac a livelli sub terapeutici. Il diazepam, che viene metabolizzato tramite il CYP2C19, aumenta la concentrazione plasmatica di diclofenac del 50โ€“100%. Il voriconazolo, che viene metabolizzato tramite il CYP2C19, ha aumentato la Cmax e lโ€™AUC del diclofenac (dose singola di 50 mg) del 114% e 78% rispettivamente. Puรฒ essere necessario un aggiustamento della dose del FANS. Colestipolo e colestiramina: la somministrazione concomitante di diclofenac con colestipolo o colestiramina riduce lโ€™assorbimento di diclofenac di circa il 30% (colestipolo) e 60% (colestiramina). Pertanto si raccomanda di somministrare diclofenac almeno unโ€™ora prima o 4โ€“6 ore dopo la somministrazione di colestipolo/colestiramina.

Effetti indesiderati

I disturbi gastrointestinali sono gli effetti indesiderati piรน comunemente riferiti. Circa il 10% dei pazienti manifesta questi effetti allโ€™inizio del trattamento. Questi effetti indesiderati scompaiono normalmente dopo pochi giorni, anche se il trattamento viene continuato. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, in particolare nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). Questi problemi possono verificarsi in ogni momento durante il trattamento, con o senza sintomi di allarme e con o senza una pregressa anamnesi di malattia. Il diclofenac causa inibizione temporanea dellโ€™aggregazione piastrinica che puรฒ portare a un aumento dei rischio in pazienti con varie condizioni di sanguinamento. Eccezionalmente, si verificano casi di gravi complicazioni infettive cutanee e dei tessuti molli durante la varicella. Le reazioni avverse riportate in tabella sono classificate in ordine di frequenza a partire dalle piรน frequenti utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (>1/10); Comune (โ‰ฅ1/100,<1/10 ); Non comune (โ‰ฅ1/1000,<1/100); Raro (โ‰ฅ1/10.000,<1/1000); Molto raro <1/10.000); Non nota (la frequenza non puรฒ essere definita sulla base dei dati disponibili). La tabella include gli effetti indesiderati segnalati nellโ€™uso a breve termine e a lungo termine.

Patologie del sistema emolinfopoeitico
Molto raro Trombocitopenia, leucopenia, anemia (inclusa anemia emolitica e aplastica), agranulocitosi.
Disturbi del sistema immunitario  
Raro Ipersensibilitร , reazioni anafilattiche e anafilattoidi (incluso ipotensione e shock).
Molto raro Edema angioneurotico (incluso edema del volto).
Disturbi psichiatrici  
Molto raro Disorientamento, depressione, insonnia, incubi, irritabilitร , disturbi psicotici.
Patologie del sistema nervoso  
Comune Cefalea, capogiro.
Raro Sonnolenza.
Molto raro Parestesia, compromissione della memoria, convulsioni, ansia, tremore, meningite asettica, alterazione del gusto, accidente cerebrovascolare.
Patologie dellโ€™occhio  
Molto raro Disturbi visivi, visione offuscata, diplopia.
Patologie dellโ€™orecchio e del labirinto  
Comune Vertigini.
Molto raro Tinnito, compromissione dellโ€™udito.
Patologie cardiache  
Molto raro Palpitazioni, dolore al petto, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio.
Patologie vascolari  
Molto raro Ipertensione, vasculite.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  
Non comune Broncospasmo
Raro Asma (inclusa dispnea).
Molto raro Polmonite.
Patologie gastrointestinali  
Comune Dolore epigastrico, nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, anoressia.
Raro Gastrite, emorragia gastrointestinale, ematemesi, diarrea emorragica, melena, ulcera gastrointestinale (con o senza sanguinamento o perforazione).
Molto raro Restringimenti intestinali di tipo diaframmatico. Colite (inclusa colite emorragica ed esacerbazione di colite ulcerosa o morbo di Crohn), stipsi, stomatite (inclusa stomatite ulcerosa), glossite, disturbo esofagea. Pancreatite.
Patologie epatobiliari  
Comune Aumento delle transaminasi (AST, ALT).
Raro Epatite, ittero, disturbi epatici.
Molto raro Epatite fulminante, necrosi epatica, insufficienza epatica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  
Comune Eruzione cutanea.
Raro Orticaria.
Molto raro Eruzione bollosa, eczema, eritema, eritema multiforme, sindrome di Stevensโ€“Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), dermatite esfoliativa, perdita dei capelli, reazione di fotosensibilitร , porpora, porpora allergica, prurito.
Patologie renali e urinarie  
Molto raro Insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale, necrosi papillare renale.
Patologie dellโ€™apparato riproduttivo e della mammella  
Raro Impotenza (relazione causale dubbia)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  
Raro Edema

Sperimentazioni cliniche e dati epidemiologici indicano in modo coerente un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio, infarto del miocardio o ictus) associati allโ€™uso di diclofenac, soprattutto ad alte dosi (150 mg/dรฌ) e al trattamento a lungo termine (per controindicazioni e avvertenze speciali e precauzioni dโ€™impiego vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโ€™autorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allโ€™indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Sovradosaggio

Tossicitร  La somministrazione di 50โ€“100 mg in bambini di etร  1โ€“3 anni non ha causato intossicazione o solo intossicazione lieve. 150 mg seguiti da carbone attivato in un bambino di 2 anni hanno causato lieve intossicazione. 300 mg โ€“ 3 g negli adulti causano di solito solo lieve intossicazione. 2,8 g somministrati nel corso di una settimana hanno causato perforazione intestinale in un paziente adulto; 2 g in un paziente adulto hanno causato effetti renali. รˆ stata segnalata necrosi del midollo osseo reversibile dovuta a sovradosaggio di diclofenac somministrato per via intramuscolare per una colica renale in una dose di 75 mg ripetuta a intervalli di 30 minuti per 12 dosi per una dose totale di 900 mg. Sintomi Non esiste un quadro clinico tipico causato dal sovradosaggio con il diclofenac. Il sovradosaggio puรฒ causare sintomi quali nausea, vomito, emorragia gastrointestinale, diarrea, dolore addominale, capogiri, sonnolenza, cefalea, tinnito, ansia, allucinazioni, effetti renali, in rari casi effetti epatici, una tendenza allโ€™edema, possibile acidosi metabolica o convulsioni. In caso di avvelenamento significativo, sono possibili insufficienza renale acuta e danno epatico. Misure terapeutiche La gestione dellโ€™avvelenamento acuto con FANS, incluso il diclofenac, consiste principalmente in misure di supporto e trattamento sintomatico. Le misure di supporto e il trattamento sintomatico devono essere somministrate per complicazioni quali ipotensione, insufficienza renale, convulsioni, disturbi gastrointestinali e depressione respiratoria. Speciali misure quali diuresi forzata, dialisi o emoperfusione non sono probabilmente di nessun aiuto per lโ€™eliminazione dei FANS, incluso il diclofenac, a causa del suo elevato legame alle proteine e del suo metabolismo esteso. Dopo lโ€™ingestione di un sovradosaggio potenzialmente tossico puรฒ essere preso in considerazione il carbone attivato, mentre dopo lโ€™ingestione di un sovradosaggio potenzialmente pericoloso per la vita si puรฒ considerare la decontaminazione gastrica (ad es. vomito, lavanda gastrica). Antiacidi, integrati se necessario con sucralfato. Assicurare lโ€™efficienza della diuresi. Trattamento sintomatico.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Lโ€™inibizione della sintesi di prostaglandine puรฒ avere effetti avversi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrioโ€“fetale. Dati provenienti dagli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, malformazioni cardiache e gastroschisi dopo lโ€™uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine allโ€™inizio della gravidanza. Il rischio assoluto per la malformazione cardiovascolare veniva aumentato da meno dellโ€™1% a circa lโ€™1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, รจ stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della sintesi di prostaglandine causa un aumento delle perdite preโ€“ e postโ€“impianti e mortalitร  embrioโ€“fetale. Inoltre, negli animali trattati con un inibitore della sintesi prostaglandinica durante il periodo organo genetico, รจ stato riferito lโ€™aumento delle incidenze di varie malformazioni, incluse malformazioni cardiovascolari. Itamifast non deve essere somministrato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, a meno che non strettamente necessario. Se Itamifast viene utilizzato da una donna che sta tentando di concepire,